BIKI. LA DONNA CHE RESE DIVINA MARIA CALLAS

Durata: 53 min

Lingua: Italiano
Regia: Michele Mally
Ripercorrendo la sua vita si parla di moda, di musica, di dive, di lusso, di celebrità, di Gabriele D'Annunzio e di Brigitte Bardot, di Doris Duranti e di Valentina Cortese, oltre che di gioielli e meravigliose camicie da notte.
A guidarci tra i capitoli della vita di Biki è Carolina Rosi, attrice e nipote di Krizia (altra grande protagonista del mondo della moda). Carolina dà voce ai numerosi scritti che Biki ha conservato, creando un ricco archivio, che per la prima volta si apre alle macchine da presa e ci permette di raccontare la sua vita: fotografie, lettere, telegrammi, diari e giornali dell’epoca ci fanno conoscere la sua famiglia, il rapporto con il nonno acquisito Giacomo Puccini e soprattutto l’incredibile determinazione ad affermarsi attraverso il lavoro nonostante venisse da una famiglia benestante. Biki voleva una vita ricca grazie alla sua professione e alle sue creazioni, voleva imporre al mondo sé stessa e il suo marchio.
Al centro del racconto, l’incontro con Maria Callas, cliente speciale e amica, che porta le creazioni di Biki in tutto il mondo. E la Callas, grazie a Biki, diventa la “divina”, l’icona di quell’eleganza non naturale ma studiata in ogni dettaglio, che tutti conosciamo. Un rapporto unico – quello tra le due donne – ricostruito anche grazie alla Fondazione Zeffirelli e all’Archivio Publifoto a Torino.
A ricostruire nel dettaglio fatti e avvenimenti è Simona Segre, grande esperta di Biki, e tanti testimoni. Gli abiti di Biki sono indossati con allegria dai giovani dell’Accademia Costume&Moda di Milano, che ne riscoprono il mondo. La musica originale del documentario è della compositrice e violinista di fama internazionale Laura Masotto, le scenografie di NANA.LAB, mentre alcune celebri arie d’opera sono cantate dalla soprano Monika Lukács, accompagnata al piano da Stefano Ligoratti, a Casa Verdi.

53 min
Lingua: Italiano
Regia: Michele Mally
Ripercorrendo la sua vita si parla di moda, di musica, di dive, di lusso, di celebrità, di Gabriele D'Annunzio e di Brigitte Bardot, di Doris Duranti e di Valentina Cortese, oltre che di gioielli e meravigliose camicie da notte.
A guidarci tra i capitoli della vita di Biki è Carolina Rosi, attrice e nipote di Krizia (altra grande protagonista del mondo della moda). Carolina dà voce ai numerosi scritti che Biki ha conservato, creando un ricco archivio, che per la prima volta si apre alle macchine da presa e ci permette di raccontare la sua vita: fotografie, lettere, telegrammi, diari e giornali dell’epoca ci fanno conoscere la sua famiglia, il rapporto con il nonno acquisito Giacomo Puccini e soprattutto l’incredibile determinazione ad affermarsi attraverso il lavoro nonostante venisse da una famiglia benestante. Biki voleva una vita ricca grazie alla sua professione e alle sue creazioni, voleva imporre al mondo sé stessa e il suo marchio.
Al centro del racconto, l’incontro con Maria Callas, cliente speciale e amica, che porta le creazioni di Biki in tutto il mondo. E la Callas, grazie a Biki, diventa la “divina”, l’icona di quell’eleganza non naturale ma studiata in ogni dettaglio, che tutti conosciamo. Un rapporto unico – quello tra le due donne – ricostruito anche grazie alla Fondazione Zeffirelli e all’Archivio Publifoto a Torino.
A ricostruire nel dettaglio fatti e avvenimenti è Simona Segre, grande esperta di Biki, e tanti testimoni. Gli abiti di Biki sono indossati con allegria dai giovani dell’Accademia Costume&Moda di Milano, che ne riscoprono il mondo. La musica originale del documentario è della compositrice e violinista di fama internazionale Laura Masotto, le scenografie di NANA.LAB, mentre alcune celebri arie d’opera sono cantate dalla soprano Monika Lukács, accompagnata al piano da Stefano Ligoratti, a Casa Verdi.