IL PRINCIPE DI MELCHIORRE GIOIA
Durata: 87 min
Lingua: Italiano
Età +14
Regia: Andrea Castoldi
la via della perdizione notturna a buon mercato, accessibile a tutti. Ci sono locali di
travestiti e prostitute. È soprattutto la zona del Principe (Silvio Cavallo), che quasi ogni
sera agghindato con una finta pelliccia grigia, capelli biondi ossigenati, occhiali da sole di
plastica gialli, arriva in autobus per dare inizio alle sue notti brave. Una vita notturna
costellata di personaggi improbabili che come arrivano poi spariscono. Vive con la nonna
che lo accudisce come fosse un eterno adolescente. Impiegato in fabbrica, decide di
lasciare il lavoro per noia. Una storia di ordinaria sconfitta con un principe ben lontano
dall’essere tale.
Milano, oggi. Il Principe è un cinquantenne, disoccupato e affetto da una svogliatezza
cronica, che si arrabatta senza troppo impegno con lavoretti di volantinaggio che lo
conducono nei luoghi e nei ricordi dei bagordi di un tempo.
Le due linee temporali si dipanano come i binari del tram e tracciano la storia di un
perdente, per indole e per scelta. In una società fondata su obiettivi da raggiungere e
risultati da ottenere, il nostro è un antieroe predestinato. Un professionista della sconfitta.
87 min
Lingua: Italiano
Età +14
Regia: Andrea Castoldi
la via della perdizione notturna a buon mercato, accessibile a tutti. Ci sono locali di
travestiti e prostitute. È soprattutto la zona del Principe (Silvio Cavallo), che quasi ogni
sera agghindato con una finta pelliccia grigia, capelli biondi ossigenati, occhiali da sole di
plastica gialli, arriva in autobus per dare inizio alle sue notti brave. Una vita notturna
costellata di personaggi improbabili che come arrivano poi spariscono. Vive con la nonna
che lo accudisce come fosse un eterno adolescente. Impiegato in fabbrica, decide di
lasciare il lavoro per noia. Una storia di ordinaria sconfitta con un principe ben lontano
dall’essere tale.
Milano, oggi. Il Principe è un cinquantenne, disoccupato e affetto da una svogliatezza
cronica, che si arrabatta senza troppo impegno con lavoretti di volantinaggio che lo
conducono nei luoghi e nei ricordi dei bagordi di un tempo.
Le due linee temporali si dipanano come i binari del tram e tracciano la storia di un
perdente, per indole e per scelta. In una società fondata su obiettivi da raggiungere e
risultati da ottenere, il nostro è un antieroe predestinato. Un professionista della sconfitta.