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COME E' NATO UN GOLPE: IL CASO MORO
COME E' NATO UN GOLPE: IL CASO MORO
streaming 5,90
cinema italiano

Genere: Documentario

Lingua: Italiano

Regia: T. Cavalini

Il film di Tommaso Cavallini racconta l'agguato di via Fani è un'azione di guerra non convenzionale che vede anche la presenza di un berretto verde statunitense. Un vero golpe orchestrato dagli Usa e dalla NATO, con l'aiuto di apparati occulti e i servizi segreti dei maggiori Paesi Europei, per dare un colpo mortale alla democrazia e alla Costituzione italiana. La sequela di false informazioni fatte circolare dai brigatisti - con la regia del Sisde e settori della destra Dc - e i nuovi dati acquisiti, dimostrano che Moro durante i 55 giorni del sequestro non è mai stato custodito dai brigatisti e che vi sono state più prigioni in cui è stato detenuto. Nel documentario una nuova analisi balistica per fare luce sulla dinamica dell'attacco, un filmato inedito che svela la targa di un'auto presente in via Fani il 16 marzo 1978 di cui le indagini non hanno mai tenuto conto e l'ex agente Sismi "fonte Beirut2", intervistato da Carlo Palermo, che riferisce di una foto scattata a Moro in un cortile durante la prigionia, a conferma del fatto che il presidente della Dc doveva morire e non per mano delle Brigate rosse, di come la guerra fredda era diretta da gruppi che controllavano sia Washington sia il Cremlino.

Genere: Documentario

Lingua: Italiano

Regia: T. Cavalini

Il film di Tommaso Cavallini racconta l'agguato di via Fani è un'azione di guerra non convenzionale che vede anche la presenza di un berretto verde statunitense. Un vero golpe orchestrato dagli Usa e dalla NATO, con l'aiuto di apparati occulti e i servizi segreti dei maggiori Paesi Europei, per dare un colpo mortale alla democrazia e alla Costituzione italiana. La sequela di false informazioni fatte circolare dai brigatisti - con la regia del Sisde e settori della destra Dc - e i nuovi dati acquisiti, dimostrano che Moro durante i 55 giorni del sequestro non è mai stato custodito dai brigatisti e che vi sono state più prigioni in cui è stato detenuto. Nel documentario una nuova analisi balistica per fare luce sulla dinamica dell'attacco, un filmato inedito che svela la targa di un'auto presente in via Fani il 16 marzo 1978 di cui le indagini non hanno mai tenuto conto e l'ex agente Sismi "fonte Beirut2", intervistato da Carlo Palermo, che riferisce di una foto scattata a Moro in un cortile durante la prigionia, a conferma del fatto che il presidente della Dc doveva morire e non per mano delle Brigate rosse, di come la guerra fredda era diretta da gruppi che controllavano sia Washington sia il Cremlino.
Disponibile dal 9 maggio, in coincidenza con la data del ritrovamento del corpo del presidente della Dc in via Caetani.
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